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LO STRESS NEI GATTI

I gatti non parlano, ahi noi. E purtroppo non è possibile chiedere loro come si sentano. Per fortuna, però, è possibile indagare i loro comportamenti per capire quanto siano felici, stressati, infastiditi o rilassati. Essere in grado di cogliere questi segnali aumenterà la sensazione di sicurezza del gatto e, contemporaneamente, aumenterà la sua dimostrazione di affetto verso il padrone.

Come cambia l'umore dei gatti?

I gatti sono più amorevoli e ben educati quando hanno il controllo del loro ambiente. Quando sentono questo controllo marcano il loro ambiente attentamente con le marcature facciali rilasciano feromoni. Questo rilascio avviene ogni volta che il gatto strofina il muso contro i mobili o contro le vostre gambe. Quando osservate questo comportamento, potete essere sicuri che il gatto si sente bene. A volte involontariamente si eliminano queste importanti marcature di sicurezza spostando mobili o acquistando nuovi mobili, con la pulizia eccessiva o facendo lavori di ristrutturazione. Quando ciò accade, il gatto è disorientato e si stressa: ciò può portare a comportamenti scorretti. Altri fattori che influenzano il comportamento dei gatti sono l'accesso al cibo, al calore, all'acqua, alla lettiera, l'attenzione e la convivenza in casa con altri gatti, così come la presenza di ospiti in casa.

Se il vostro gatto è stato tolto dal suo ambiente per un periodo (per visite dal veterinario o gattile), le marcature facciali in casa saranno ridotte e questo può rendere difficile stabilirsi di nuovo nel suo territorio. Inoltre, se avete altri gatti, il gatto tornando a casa avrà assorbito odori sconosciuti, mentre lontano. Questi odori possono provocare ansia nei vostri altri gatti. Forse la più grande causa di stress per il gatto può essere il trasloco in una nuova casa dove non vi sono marcature facciali. Ciò rappresenta un cambiamento importante all'interno dell'ambiente del gatto che può causare alcuni problemi.

In questi casi l'utilizzo di prodotti capaci di rilasciare feromoni, che i gatti identificano con sensazioni di felicità e sicurezza, possono aiutare a superare momenti di stress e cambiamento. L’utilizzo di prodotti come Feliway Spray nel nuovo ambiente aiuterà il gatto ad adattarsi più facilmente a qualsiasi cambiamento in corso. A differenza dei cani, che danno evidenti segnali nel comportamento al loro proprietario, i gatti quando hanno delle necessità sono molto più discreti e dimostrano che sono in difficoltà in modo più complesso. Conoscere i segnali di pericolo quando il vostro gatto si sente stressato è essenziale per identificare il loro benessere emotivo e apportare le modifiche necessarie per migliorare la loro sensazione di sicurezza e di appagamento.

Gatto triste, 8 segni da osservare

  1. Si nasconde o rifiuta di interagire
  2. Leccamento eccessivo
  3. Miagolio basso/grave
  4. Mancanza di appetito
  5. Conflitto con altri gatti
  6. Marcature di urina
  7. Graffiature verticali
  8. Ridotta attività

Se hai notato alcuni di questi cambiamenti nel comportamento del tuo gatto la prima cosa da fare è parlarne con il veterinario, in modo da escludere che alla base ci siano problemi di salute. Una volta esclusi i problemi di salute, puoi valutare, sempre insieme al tuo veterinario, alcuni prodotti che possono aiutare il tuo gatto a ritrovare serenità e sicurezza in modo del tutto naturale. ( Feliway, Valeriana e simili)

 

 

 

 

 

 

Gatto felice, 6 segnali da osservare

  1. Una coda dritta in aria, rilassata della parte superiore
  2. Tanto affetto, tra cui sfregamento contro le gambe o coccole in grembo
  3. Un acuto, "miao!" Come se stesse chiacchierando con voi
  4. Posizione sdraiata sulla schiena con quattro zampe allungate
  5. Curioso e giocoso come un gattino
  6. Sano appetito

 

Pubblicato in Il blog del gatto

SEGNALI DALL'UNIVERSO FELINO

Quante volte abbiamo pensato quanto sarebbe bello poter entrare nella testa del nostro micio per capire come vede la realtà che lo circonda, cosa gli piace e cosa no e cosa pensa di noi.

È affascinante ed appagante riuscire a vivere una relazione d’intesa senza condividere un vocabolario comune, ma per fortuna sempre più studiosi e ricercatori stanno cercando di interpretare il magico mondo della comunicazione animale.

I segnali che emette un gatto felice

Premettendo che la variabilità individuale nel gatto domestico è davvero elevata e che, quindi, ogni gatto è a sé, si può capire abbastanza facilmente se un gatto ama il proprio compagno. Questo si può fare solo tramite una corretta ed adeguata lettura del linguaggio vocale e posturale del gatto stesso.

Un breve elenco di segnali che dimostrano una buona relazione tra gatto e compagno umano:

  • ti viene incontro al tuo ritorno a casa con la coda a mo’ di punto interrogativo e ti accompagna alla porta quando stai uscendo
  • ti salta in braccio e si addormenta tranquillamente tra le tue gambe oppure si accoccola sui tuoi abiti, gradisce dormire con te stando a contatto, fa le fusa e socchiude gli occhi
  • comunica con te con la voce tramite svariati tipi di miagolii, trilli e altro (comunicazione vocale)
  • ti si strofina addosso, ad esempio sulle gambe, lasciando il suo odore (marcatura)
  • ti annusa in vari posti del tuo viso e del tuo corpo anche facendo “naso-naso” e ti lecca mani e piedi (affiliazione)
  • fa la pasta su di te (ricordo materno)
  • tenta in più modi di calmarti standoti a stretto contatto fisico, quando sei nervoso e/o arrabbiato (pacificazione)
  • partecipa volentieri ai tuoi giochi e ti invita a sua volta (gioco)
  • mangia volentieri in tua compagnia e anche dalle tue mani (comportamento alimentare)
  • ti segue incuriosito in tutto ciò che fai (comportamento esplorativo)
  • È attraverso questi semplici e comuni comportamenti che il tuo micio dimostra il suo affetto.

 

 

Se, invece, non hai riconosciuto il tuo gatto nel precedente paragrafo e il tuo gatto fa esattamente l’opposto, non per forza è indice di una cattiva relazione, infatti, ci sono diversi fattori che possono influenzare il comportamento del tuo micio.

Chiediti quando è stato visitato l’ultima volta dal tuo veterinario, magari i suoi atteggiamenti possono essere legati ad un malessere. Se, invece, viene escluso un problema di salute, potrebbe essere legato alla personalità stessa del gatto. Come già detto più volte, la personalità è data dal temperamento e dal carattere del gatto.

Può essere utile chiedersi se i genitori del tuo gatto si comportavano così e che tipo di vissuto ha (ad esempio era un randagio prima della tua adozione?). Anche l’età è influente soprattutto se si tratta di un gatto anziano.

Alcuni gatti, quindi, non sono particolarmente affettuosi, ma non per questo non vogliono bene.

Ricordati: il gatto è un solista e non un animale da branco come il cane! Perciò quella che per te è indifferenza, per il tuo gatto è vivere a modo suo la libertà anche se tra le mura di casa.

Nel caso in cui, invece, non si trattasse solo di personalità, ma si va oltre e:

  1. ogni volta che ti avvicini, il gatto ti soffia, graffia o addirittura sputa (comportamento aggressivo);
  2. in tua presenza si allontana sempre o preferisce stare nascosto (isolamento);
  3. si spaventa ogni volta che ti avvicini o che ti muovi(paura);
  4. si lecca nervosamente solo alcune parti del corpo creando alopecie o addirittura piaghe sanguinolente (automutilazione);
  5. rompe di tutto in casa (esplorazione distruttiva);
  6. fa bisogni ovunque (eliminazione inappropriata).

Se è stato già escluso un problema di salute dal veterinario di fiducia, è il caso di contattare un esperto in comportamento, accreditato, che faccia visita domiciliare e ti sappia indirizzare verso la corretta risoluzione del problema e recuperare una convivenza pacifica con il tuo gatto.

Nei punti sopra citati si possono celare, delle vere e proprie patologie comportamentali come la depressione, l'iperattività e lo stress di varia natura, ma possono esserci anche delle semplici e banali incomprensioni e/o degli approcci sbagliati tra gatto ed essere umano.

Se il gatto è stato adottato da poco, è normale che possa essere spaventato e/o che non sia subito propenso ad avere un contatto diretto con il nuovo proprietario, ma ha solo bisogno di tempo.

Se, invece, è cambiato in peggio nel tempo, potrebbe addebitarsi al fatto che è successo qualcosa di particolarmente traumatico, ad esempio un lutto, una separazione, un divorzio, un trasloco , assenza del padrone per un lungo viaggio, la nascita di un bambino, una dieta sbilanciata, l’adozione di un altro animale a lui non gradito, ma anche un periodo stressante del proprietario, per motivi sentimentali, lavorativi e/o economici, è percepito e vissuto dal gatto che non sa più come approcciarsi e ci rinuncia isolandosi o addirittura aggredendo, soprattutto se ha subito lui stesso reazioni violente in casa.

 

 

Come dimostrare affetto al gatto

In che modo dimostrare affetto al tuo micio? Sii te stesso! Come ogni animale apprezza la leggerezza del gioco, un atteggiamento sdrammatizzante e le coccole, quindi di strumenti di facile attuazione non ne mancano!

Ad ogni modo il bello di condividere la vita col proprio animale è che ci accettano proprio così come siamo!

Puoi aiutare a migliorare la qualità di vita in casa attraverso arricchimenti ambientali. Basta aggiungere mensole, scatole, tira graffi e arrampicatoi di varie altezze. Inoltre, fornisci del cibo bilanciato da lasciare a disposizione in più zone della casa con altrettante fonti di acqua fresca. Cerca di invitarlo al gioco con bocconcini, palline o lucine.

Cura molto la pulizia sia delle ciotole, ma soprattutto delle lettiere che possibilmente devono essere due (una per le urine ed una per le feci). Sulle cuccette o posti dove gradisce dormire, lasciagli qualche tuo indumento.

Per favorire il contatto, siediti a terra alla sua altezza e muoviti lentamente, fatti annusare e toccalo con il dorso della mano che è meno invasivo rispetto al palmo.

Puoi aiutarti anche con l’utilizzo dei feromoni da mettere sia nell'ambiente in cui vivete che da spruzzarti addosso.

L’amore si conquista nel tempo, quindi dai senza pretendere e il tempo ti restituirà quello che cerchi, naturalmente.

Pubblicato in Il blog del gatto

Vi presento… I giochi di attivazione mentale.

Come per noi umani anche per i nostri amici pelosetti il gioco rappresenta una “risorsa” fondamentale nella vita, parlo di risorsa perché sin dai primissimi giorni di vita, giocando si impara a stare correttamente al mondo, e grazie ad esso si avrà una vita socialmente ed emotivamente appagata, con intraspecifici (cani) ed eterospecifici (umani).

Siamo abituati a considerare il gioco un’attività da svolgere prevalentemente in età infantile e adolescenziale, anche se, praticarla per la vita intera ci aiuterebbe a vivere una vita più appagante. Diversi studi confermano questa teoria, ma un ulteriore spunto ce lo dà il nostro amico Fido, infatti, i cani GIOCANO sempre, in ogni fase della loro vita e non si stancano mai di vivere questi momenti, ( in natura come nel contesto domestico) e sono proprio questi a rendere la loro vita FELICE ed APPAGATA. (prendiamo spunto!!!)

Tratteremo successivamente l’argomento del gioco più nel dettaglio (c’è un mondo dietro), infatti oggi parleremo dell’importanza dei giochi di attivazione mentale noi nostri amati “Urban Dog”.

I giochi di attivazione mentale, detti anche problem solving, sono paragonabili a quiz rompicapo per noi umani, come ad esempio il sudoku, che lui/lei dovrà risolvere per ricevere una gratificazione (quasi sempre cibo). Come ogni rompicapo che si rispetti ci sono dei livelli che aumentano gradualmente, così da far diventare il nostro Fido un vero maestro del problem solving.

Sì… ma a cosa serve?

Detta così può sembrare un’attività fine a se stessa, ma non è così. Come noi anche il nostro cane ha bisogno di crescere, e per farlo deve vivere affrontando delle piccole sfide, via via sempre più grandi per diventare e continuare ad essere un buon adulto soddisfatto della propria vita.

Questi giochi implementano le loro attività cognitive e gli danno la possibilità di:

  • Essere impegnati mentalmente.
  • Sviluppare capacità di ragionamento.
  • Migliorare il proprio autocontrollo (estendendo questa capacità in ogni ambito della vita).
  • Aumentare l’autostima (risolvere il gioco è gratificante).
  • Stancarsi (ideale per cani iperattivi).
  • Evitare di deprimersi in un periodo di inattività ( Es. post-chirurgico).
  • Aiutarlo controllare lo stress, che in un primo momento lo “assalirà”, e, una volta risolto il rompicapo, oltre ad aver imparato a risolvere un problema, ( maggiore autostima) avrà acquisito delle ottime capacità di autocontrollo e di gestione dello stress, (è lo stesso processo che avviene nella fase di responsabilizzazione dei bambini) capacità che estenderà nella vita di tutti i giorni, migliorandone la qualità.
  • Aumentare l’empatia tra noi che lo proponiamo e lui che si diverte con questo.

Inoltre tutto ciò ci da la possibilità di osservare la miriade di segnali che ci manda (stress, calma, frustrazione, curiosità, divertimento).

Svolgendo questo gioco il cane brucia energia, si impegna per trovare soluzioni a problemi.

Avete presente la sensazione che si prova dopo un pomeriggio di studio intenso o dopo aver fatto un esame? Ci si sente molto stanchi (pur non avendo fatto chissà quale attività fisica), ma allo stesso tempo appagati dei risultati ottenuti; ecco, immaginatevi di procurare l’equivalente sensazione canina mediante l’utilizzo di questi giochi.

Cerchiamo di essere sempre presenti quando svolge questa attività, specialmente le prime volte, d’altronde siamo noi il suo punto di riferimento che lo può introdurre ed indirizzare in questa attività, magari dandogli delle dritte al momento giusto. Evitiamo di prenderlo come un gioco che tiene impegnato il cane mentre noi abbiamo altro da fare. Allora … Cosa aspetti? Lasciati coinvolgere.

 

 

Gli arricchimenti ambientali del gatto.

Da sempre le relazioni coi nostri Pet sono segnate da amore incondizionato per loro.

Ce ne occupiamo a 360°: scegliamo i migliori prodotti alimentari per loro, gli garantiamo un ottimo stato igienico sanitario, li portiamo in toelettatura e dal veterinario, cercando di appagare al meglio i loro bisogni, garantendogli amore e benessere. Tutto questo è magnifico e lodevole, ma quando si parla di benessere, spesso, li pensiamo più come dei piccoli umani e cerchiamo di appagare i loro bisogni sulla base di questo presupposto.

Pensando in questo modo non godiamo pienamente della bellezza del diverso, e piuttosto che incuriosirci e aprire le magiche porte del mondo animale con la percezione tipica dei bambini, vivendolo come un momento di arricchimento e scoperta per entrambi, ci ritroviamo il più delle volte, ad interrogarci sul perché il nostro Amico/a distrugge i tappeti di casa, rovista nella pattumiera, graffia i mobili o fa pipì dopo un cambio lenzuola, tutto questo è incomprensibile e irrispettoso (per noi umani!!!)

Forse a prima vista lo è, ma la prospettiva cambia se ci mettiamo dal loro punto di vista, basta farsi alcune domande: Chi sono? Come vivrebbero in natura? Da chi discendono? 

Queste domande ci danno parecchi spunti di riflessione, ed è per questo che di seguito daremo qualche dritta su come migliorare la gestione in casa e di conseguenza la qualità della vita del nostro Micio/a.

Partiamo sempre dal presupposto di quale sarebbe il loro comportamento in natura:

  • I gatti sono predatori solitari e spendono gran parte della loro giornata scrutando l'ambiente per le possibilità di caccia. Hanno bisogno di proteggersi dai pericoli percepiti, che comprendono persone o ambiente non familiare.
  • Sono animali territoriali e si sentono minacciati se il loro territorio è invaso da soggetti estranei.
  • Hanno udito e olfatto estremamente sviluppati, perciò non gradiscono i rumori forti e nuovi, a cui noi non diamo neanche peso.
  • Emettono specifiche vocalizzazioni e assumono posture non fisiologiche quando sono in stato di stress.

Sulla base di queste affermazioni possono essere utili in casa:

  • Una tana che rappresenterà la loro base sicura, un luogo esclusivo, dove potersi ritirare in qualsiasi momento e per qualsiasi motivazione, preferibilmente rialzata e non particolarmente grande.
  • Ogni gatto deve avere delle risorse esclusive, alle quali accedere quando riterrà opportuno, tali risorse comprendono: postazioni cibo (preferibilmente in alto), zona lettiera, e i tiragraffi ( di fondamentale importanza) in questo modo li aiuteremo a minimizzare i livelli di stress e competizione e miglioriamo la qualità della loro vita, avvicinandoli a quelli che sono i loro bisogni in natura.
  • Il gioco è fondamentale per i nostri mici, ricordiamoci il loro istinto predatorio, quindi cerchiamo di rievocarlo con palline pazze ripiene di cibo, bacchette con topini pronti a scappare o giochi interattivi vari, cosicché aumenteremo il loro grado di benessere e noi stessi ci accrediteremo ai loro occhi, mitizzando il nostro rapporto. Sono sempre consigliate (per il benessere di entrambi) le manipolazioni, i gatti adorano strusciarsi addosso a noi, rilasciano dei feromoni appaganti, amano “fare la pasta” sulle nostre gambe mentre guardiamo la TV, e vogliono spesso essere accarezzati. Non priviamoci di questi momenti e impariamo a viverli in modo appropriato e consapevole. Tutto questo migliorerà la vita ad entrambi e sarà un passo in avanti verso la felicità.
  • Per gatti particolarmente territoriali e nervosi possono aiutare i feromoni naturali che si trovano in commercio, agiscono sul sistema olfattivo e neuroendocrino del gatto aiutandolo a minimizzare lo stress in presenza di fattori critici (altri animali, detergenti profumati non graditi, cambio di disposizione mobilia).
  • Infine, in fase di socializzazione, date al gatto i suoi tempi, sarà lui a decidere quando e come avvicinarsi ad un ospite umano o non umano che sia. Non forzate mai la mano.

Affrontare correttamente il problema delle risorse ambientali è fondamentale per il benessere del vostro gatto, e avere presente queste semplici dritte ci potrà aiutare molto in momenti di criticità.

E allora??? Cosa aspetti??? Le magiche porte del mondo felino si stanno aprendo anche per te.

Da studi fatti recentemente è emerso che gli animali sono considerati presenze importanti in famiglia, in grado di favorire il benessere del proprietario e dei suoi familiari, attivando situazioni, processi e sentimenti positivi. La presenza di un Pet a casa aiuta tutti, dai Senior agli Junior, infatti sono stati riscontrati più alti livelli di interazione, di cooperazione, di protezione e di empatia in famiglie “Petmunite”.

Da studi fatti recentemente è emerso che gli animali sono considerati presenze importanti in famiglia, in grado di favorire il benessere del proprietario e dei suoi familiari, attivando situazioni, processi e sentimenti positivi. La presenza di un Pet a casa aiuta tutti, dai Senior agli Junior, infatti sono stati riscontrati più alti livelli di interazione, di cooperazione, di protezione e di empatia in famiglie “Petmunite”.

27 Mar, 2017

Chi è il cane

La prima definizione che ci salta in mente quando parliamo di cani è sicuramente quella di un amico, o meglio L’AMICO, il migliore amico dell’uomo.